Cyberbullismo e Tutela dei Figli
CYBERBULLISMO: COME TUTELARE I FIGLI?
Di Elisabetta Trecani
Il cyberbullismo è una forma di prevaricazione e sopraffazione volontaria e ripetuta, attuata attraverso strumenti digitali o elettronici, da parte di una persona o di un gruppo, contro un’altra persona.
Te ne parliamo meglio qui >> Bullismo e Cyberbullismo: cosa sono e quando è reato?
La necessità di una cultura digitale
Ora, se caliamo questo fenomeno nel contesto attuale, salta subito all’occhio come sia necessaria una formazione culturale digitale che educhi i giovani (e non) all’uso della comunicazione digitale.
Infatti, dall’indagine dell’Osservatorio Social Warning – Movimento Etico Digitale è emerso che il 38% dei giovani trascorre circa quattro ore al giorno on-line (!)
Raffrontati questi dati ai numeri dell’indagine del Moige – Movimento Italiano Genitori è spaventoso pensare ai pericoli che quotidianamente i giovani affrontano nelle piazze virtuali.
Dall’indagine emerge che:
- il 71% dei giovani accetta l’amicizia di sconosciuti online,
- il 21% li incontra,
- il 19% ha dato il numero di telefono a un estraneo;
- l’8% ha scambiato foto personali con un estraneo.
Questi numeri sono il risultato di una generazione nata e cresciuta con i social ma senza cultura digitale. Ad oggi una connessione internet e uno smart-phone sono tra gli strumenti più pericolosi che possano essere lasciati nelle mani di un adolescente. E non solo per il sempre più dilagante fenomeno del cyberbullismo.
Come creare un cultura digitale per combattere il Cyberbullismo
Sicuramente vi è la necessità di creare un ponte generazionale tra “genitori analogici” e “figli digitali” per poter mettere da un lato i genitori nella condizione di poter guidare e tutelare i figli imponendo anche regole nell’utilizzo dei social, e dall’altra permettere ai giovani di utilizzare i social senza rischi. Sono i giovani stessi infatti a denunciare il fatto che solo nel 55% delle famiglie i genitori diano delle regole, mentre nel resto dei casi gli adolescenti sono lasciati in balìa del web. Gli stessi dati risultano anche dagli studi di DoxaKids per Telefono Azzurro, i quali riportano che più del 50% dei genitori non è in grado di dare il supporto necessario ai figli in quanto da un lato sono poco consapevole dei rischi del web, dall’altra pensano di saperne fin troppo e non si informano.
Cosa possiamo fare per i nostri figli?
Al giorno d’oggi il rapporto genitori-figli (soprattutto in età adolescenziale) è sempre meno basato sulla comunicazione, infatti sono rari i casi in cui gli adolescenti che subiscono bullismo si rivolgano ai genitori per chiedere aiuto. Proprio per questo diverse associazioni si sono incaricate di questa esigenza e hanno iniziato a creare dei percorsi di formazioni per figli e genitori.
Tra queste vi sono, ad esempio, il Centro ABCSnoalbullismo che organizza incontri formativi per studenti, genitori ed insegnati e il Moige – Movimento Italiano Genitori, che svolge un lavoro di Media Education, (grazie anche alla collaborazione con Samsung ha creato un progetto Smart Family, per educare genitori e figli all uso dei social e di internet).
E’ infatti fondamentale coinvolgere in questo processo le figure parentali in quanto sono le prime agenzie di socializzazione per i ragazzi stessi e talvolta la radice da cui possono prevenire fenomeni di bullismo.
Mini-guida per i genitori: cosa fare in concreto
- Instaurare un dialogo aperto con i figli
- Calarsi nella cultura digitale (Cosa sono i social? Quali sono i più utilizzati? Che rischi si possono correre?)
- Educare i minori ad un uso consapevole dei mezzi tecnologici e ad una navigazione sicura
- Imporre alcune regole (limitazioni all’uso di fotografie personali e divulgazione di dati sensibili)
- Parlare con i figli delle conoscenze che hanno in rete