Istanza di concessione di misura alternativa

Istanza di concessione di misura alternativa

Cosa sono le misure alternative? 

Le misure alternative alla detenzione consentono al condannato definitivo di scontare in tutto o in parte la condanna fuori da strutture carcerarie, al fine di agevolare il reinserimento nel tessuto sociale. 

Le misure alternative alla detenzione sono principalmente: 1) l’affidamento in prova al servizio sociale2) la detenzione domiciliare3) la semilibertà4) l’affidamento terapeutico, 5) l’espulsione dal territorio dello stato per i cittadini stranieri.  

Quando si possono richiedere le misure alternative? 

La misura deve essere richiesta quando entro il trentesimo giorno dalla notifica dell’ordine di carcerazione, se sospeso, oppure dal carcere quando il residuo pena lo consente. 

criteri di ammissibilità alle diverse misure tengono conto innanzitutto dell’entità della condanna, della pena già espiata e da espiare, di determinate condizioni soggettive (età, stato di salute, stato di gravidanza, tossicodipendenza, presenza di figli con età massima di dieci anni). 

Come si chiede una misura alternativa? 

Data la complessità e l’importanza della materia, che attiene strettamente alla libertà personale, è sicuramente opportuno affidare l’incarico di richiedere la misura alternativa ad un avvocato, il quale renderà edotto il condannato non solo dei propri diritti, ma anche delle prassi e delle tempistiche in essere presso il Tribunale di Sorveglianza adito.

La concessione di una misura alternativa deve essere chiesta al Tribunale o al Magistrato di Sorveglianza in via provvisoria, secondo i criteri di ammissibilità propri di ciascuna misura. 

La concessione in via provvisoria è l’eccezione, si ha nel caso in cui il prolungarsi della permanenza in carcere possa costituire un grave pregiudizio per la salute o le condizioni del detenuto. L’istanza va indirizzata al Magistrato di Sorveglianza dove si trova il carcere, il quale concederà o meno la misura alternativa in via provvisoria valutando la presenza del “grave pregiudizio”, la sussistenza dei presupposti per l’ammissione alla misura e l’assenza di pericolo di fuga. Gli atti verranno poi trasmessi al Tribunale che deciderà in via definitiva. 

In caso di assenza dei requisiti per accedere alla richiesta in via provvisoria, l’istanza andrà indirizzata al Tribunale di Sorveglianza, sia che il condannato sia libero, sia che sia detenuto. 

Il TdS competente sarà individuato in base ai criteri del luogo di detenzione, o se libero, in ragione della Procura che avrà  emesso l’ordine di carcerazione. 

 

Come decide il Tribunale quale misura alternativa adottare? 

La decisione sulla misura è adottata dal Tribunale sulla base della verifica delle condizioni di legge, e sulla base delle condizioni soggettive del condannato quali 1) la residua pericolosità sociale2) il comportamento nella struttura penitenziaria di reclusione 3)  l’impegno e l’inserimento nel tessuto sociale (lavoro, famiglia, volontariato), 4) eventuali collegamenti con la criminalità organizzata e così via. 

Tutte queste condizioni dovranno essere valutate, documentate ed esposte attentamente dal difensore nell’istanza di concessione della misura che andrà a redigere, nonché in eventuali note di produzione o memorie da depositarsi prima dell’udienza. 

In sintesi possiamo dire che:

misure alternative detenzione

 

 

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