Querela e Parte Civile
Ad ogni danno, consegue il diritto al risarcimento
Quando una persona subisce un danno a causa della condotta di un altro soggetto, può sempre avanzare una pretesa risarcitoria nei confronti di questi.
E’ peraltro possibile che la condotta di chi ha commesso il fatto lesivo sia rilevante per gli effetti del diritto penale, in forma di reato doloso (es.: furto) o in forma di illecito colposo (per esempio, le lesioni colpose del medico che produca un danno al paziente per negligenza).
Quando il fatto è anche un reato punito ai sensi della legge penale
Non in tutti i casi è possibile perseguire un reato. A volte, in casi determinati dalla legge, è necessario – per poter far “aprire” un processo, che la vittima del reato abbia sporto una querela.
Reati procedibili d’ufficio e reati procedibili a querela di parte
In taluni casi più gravi, si pensi per esempio all’omicidio, appena raccolta la notizia di reato le autorità procederanno a perseguire e punire il colpevole, poiché i fatti sono stati ritenuti dal legislatore di particolare rilevanza, anche senza una querela. Si tratta di reati procedibili d’ufficio.
In altri casi, invece, perché le autorità si attivino è necessario che il soggetto leso si rivolga ad esse attraverso un atto di querela. Con questa, si provvede a denunciare il fatto e a mettere le autorità al corrente del commesso reato, richiedendo contemporaneamente che il colpevole sia punito. Si tratta di reati procedibili a querela.
Querela
Dall’avvocato o dai Carabinieri?
In questa seconda ipotesi, ossia quella del reato procedibile a querela, è importante l’assistenza di un avvocato penalista professionista nella redazione della querela. In primis evita al cliente di denunciare fatti e condotte in modo vago ed impreciso, cosa che potrebbe portare all’iscrizione dei fatti nel c.d. modello 45. Questo “modello” è il registro tenuto dalla Procura della Repubblica che contiene le notizie di fatti che non costituiscono reato. Detta iscrizione permette al Pubblico Ministero di procedere all’archiviazione diretta del fascicolo, senza avvisi! Ma, soprattutto, il professionista è in grado di formulare la querela in modo completo, così da non vanificare i propositi dell’assistito, tenendo conto della corretta scansione temporale (sussiste un termine perentorio di tre mesi per la presentazione di una valida querela) e dei dettami della Corte di Cassazione in materia.
Se comunque hai già sporto la querela dalle Forze dell’Ordine, nessun problema: l’avvocato potrà integrarla successivamente e verificare che tutti gli avvisi di legge siano stati fatti correttamente.
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Costituzione di Parte Civile
Indipendentemente dalla procedibilità (d’ufficio o a querela) del reato, al soggetto che intendesse ottenere un risarcimento economico a causa dell’offesa subita converrà costituirsi parte civile nel processo a carico dell’imputato. Questo consentirà di avanzare una pretesa risarcitoria in sede penale.
La costituzione di parte civile è possibile solo a seguito dell’esercizio dell’azione penale (il c.d. rinvio a giudizio) ed entro termini perentori!
Con tale costituzione, la persona offesa diviene parte del processo e affianca sostanzialmente l’accusa per far valere i propri diritti.
La costituzione di parte civile è molto importante e molto delicata. Richiede competenze sia di tipo penalistico che civilistico, al fine di non vanificare le pretese della parte lesa. Ci sono, come già accennato sopra, dei termini perentori entro i quali costituirsi parte civile.
Per questo motivo, non appena si dovesse ricevere un decreto di fissazione udienza o di citazione a giudizio è importante contattare il proprio difensore tempestivamente al fine di poter approntare rapidamente la migliore difesa.