Diritto Tributario
Il diritto tributario (e, per l’effetto, il procedimento tributario) è quella branca del diritto che si occupa di regolare i rapporti fra il contribuente e l’erario.
Nel nostro ordinamento non è definito il concetto di “tributo” che dunque in dottrina viene identificato come una prestazione obbligatoria imposta e finalizzata a garantire il concorso di tutti al finanziamento della spesa pubblica, in applicazione dell’art. 53 della Costituzione, e collegata ad un fattore economico (una prestazione, un servizio, un fattore produttivo o reddituale) che deve essere prevista esclusivamente dalla legge.
All’interno dei tributi sono ricompresi imposte, contributi, tasse e monopoli fiscali.
La Gestione dei Tributi
La gestione pratica dei tributi, definiti come accennato dal legislatore, è demandata alle agenzie fiscali quali l’Agenzia delle Entrate, che amministra i tributi statali (escluse accise e dogane), l’Agenzia del Demanio (per la gestione del patrimonio statale), l’Agenzia del Territorio (dal 2012 accorpata all’AdE) ed infine l’Agenzia delle Dogane.
Queste curano le informazioni ed i chiarimenti verso i contribuenti, le verifiche, gli accertamenti ed infine il contenzioso nei confronti di cittadini, privati o imprese. Nel nostro ordinamento infatti vige in generale il principio di autotassazione per cui banalmente sono gli stessi contribuenti a dichiarare ed autoliquidare gli importi dovuti allo stato. In caso di omissione della dichiarazione, dichiarazione infedele o incompleta, sarà allora l’agenzia ad emettere un avviso di accertamento nei confronti del contribuente che di regola, se non sarà revocato a seguito del contraddittorio con l’agenzia stessa, sarà esecutivo a meno che non venga impugnato davanti alle Commissioni Tributarie.
Il processo tributario è regolato da una normativa propria, che nulla ha a che vedere con la normativa processuale penale – e pochi riferimenti, in via residuale, al processo civile.
Le imposte si impugnano in Commissione Tributaria Provinciale, Commissione Tributaria Regionale, ed infine innanzi alla Corte di Cassazione.
Spesso accade però che un medesimo fatto avente rilevanza tributaria, lo abbia anche in sede penale poiché integra una delle fattispecie di reato previste dal d. lgs. 74/2000.
A seguito dell’entrata in vigore del d. lgs. 74/2000 si è eliminato il principio della «pregiudiziale tributaria», per cui il processo penale per “evasione” sarebbe iniziato solo nel caso in cui il procedimento amministrativo fosse stato già definito. Ad oggi, tale sistema è stato superato, benché i due sistemi (amministrativo e penale) non possano dirsi completamente impermeabili l’uno dall’altro.
Ecco perché, nella scelta del proprio difensore, è bene farsi assistere da un avvocato che conosca bene i meccanismi di funzionamento di entrambi i sistemi, e si sappia rapportare verso entrambe le giurisdizioni senza creare danni ad una od all’altra posizione processuale.