Aggravante del furto con destrezza: la soluzione delle Sezioni Unite

Aggravante del furto con destrezza: la soluzione delle Sezioni Unite

15 Mag 2017

Con l’ordinanza del 17 febbraio 2017 n. 7696, era rimessa alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite la questione circa la configurabilità dell’aggravante della destrezza (625 co. 1 n. 4 c.p.) qualora l’agente si limiti ad approfittare di una situazione di temporanea distrazione della persona offesa”. 

Con l’informazione provvisoria n. 8/2017 del 27 aprile 2017 la Corte di Cassazione Penale a Sezioni Uniteha risolto il contrasto sostenendo che non possa dirsi sussistente l’aggravante della destrezza quando l’agente approfitti di una situazione di temporanea distrazione della persona offesa.

La giurisprudenza di legittimità già si era espressa in questo senso ritenendo che in tal caso la condotta non è caratterizzata da una particolare abilità nell’eludere il controllo della vittima, ma dalla semplice capacità di cogliere un’opportunità in assenza di controllo da parte di quest’ultima (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 22164 del 22.04.16) ed ancora, che la configurabilità dell’aggravante in questione richiede un’attività che, per abilità, astuzia e rapidità, sia funzionale a superare l’attenzione della vittima, con la conseguenza che essa va esclusa qualora l’agente si sia limitato a sfruttare un momento di disattenzione della vittima, che egli non ha determinato (in tal senso, Corte di Cassazione, sez. IV Penale, 17.02.2009, n. 14992).