Cosa si deve fare quando muore un familiare

Cosa si deve fare quando muore un familiare

14 Set 2020

Cosa fare successivamente al decesso di un tuo caro?

Al decesso di un proprio caro, oltre al dolore, è necessario gestire una serie di incombenze pratiche.
Abbiamo pensato che potesse essere utile riportare qui tutti i passaggi da compiere in questa delicata situazione.
Se non te la senti, puoi sempre chiedere l’aiuto di un avvocato, che potrà sostituirti e aiutarti per ognuno di questi punti.  Attenzione però, in caso il defunto fosse seguito da Amministratore di Sostegno, le azioni da compiere si discostano da quelle qui elencate!

 

1. PRENDERE CERTIFICATO DI MORTE

Il certificato di morte è un documento che regola i rapporti tra privati e Pubbliche Amministrazioni, come per il disdire le utenze domestiche, bloccare il pagamento della pensione, chiedere giorni di permesso di lavoro e per la successione ereditaria.  Tale documento – rilasciato dal Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza del defunto o dal Comune in cui è avvenuto il decesso – rileva 1) generalità del defunto, 2) data, luogo del decesso, 3) numero di protocollo associato alla registrazione dell’atto di morte. 

 

2. ANDARE IN BANCA PER SEGNALARE IL DECESSO DEL PROPRIETARIO DEL CONTOCORRENTE 

Attenzione, una volta compiuta questa segnalazione, i conti del defunto verranno bloccati. Pertanto, è bene rivolgersi ad un legale prima di farlo per accelerare le pratiche di sblocco con una dichiarazione di successione, anche parziale.

 

3. REPERIRE LE ULTIME VOLONTA’ DEL DEFUNTO

Se è presente un testamento olografo è necessario farlo pubblicare. L’istituto della pubblicazione del testamento  è disciplinato all’articolo 620 del codice civile con riguardo al testamento olografo, all’articolo 621 per quanto attiene al testamento segreto. Tale istituto precede l’esecuzione delle disposizioni testamentarie: in seguito alla pubblicazione è possibile dare legittimamente esecuzione alle stesse. La pubblicazione del testamento precede la dichiarazione di successione.  

 

4. INCARICARE UN PROFESSIONISTA DI FARE VISURE/INDAGINE SUL PATRIMONIO DEL DEFUNTO  

Compiere un’indagine sul patrimonio del defunto può rivelarsi davvero utile, ad esempio per scoprire conti correnti di cui non si era a conoscenza! Questo permetterà agli eredi di non dover modificare successivamente la dichiarazione di successione.  

 

5. FARE UNA VERIFICA DELLE SITUAZIONI CONTRATTUALI IN ESSERE

Ad esempio se si deve dare una disdetta in termine,  in situazioni delicate come questa è molto semplice perdersi una scadenza e poi rimanere vincolati per altri anni! Se non si conoscono i contratti attivi, si può verificare all’Agenzia Entrate. 

 

6. PARTECIPAZIONI SOCIETARIE

In caso di partecipazioni societarie da parte del defunto bisogna avvisare la compagnia societaria. 

 

7. DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE 

Entro 1 anno si deve fare la DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE per ottenere la disponibilità dei beni e del patrimonio. Se non dovesse essere presentata entro i 12 messi successivi al decesso, espone chi è tenuto a sanzioni di carattere amministrativo che aumentano all’aumentare del ritardo. 

La successione è l’evento mediante il quale si realizza il trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi dal soggetto defunto agli eredi, perché la successione possa avvenire è necessario il deposito presso l’Agenzia delle Entrate della dichiarazione di successione. Con quest’ultima viene comunicato il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto, e vengono così determinate le imposte dovute, sulla base del quadro normativo in vigore. 

 

8. DIVISIONE EREDITARIA O LIQUIDAZIONE DI PATRIMONIO

Eventualmente, successivamente o contestualmente alla dichiarazione, si può fare la c.d. divisione ereditaria o la liquidazione del patrimonio 

 Con la divisione ereditaria avviene lo scioglimento della comunione ereditaria incidentale sorta a seguito dell’apertura della successione, o se ne previene l’insorgere. Con la divisione i coeredi pongono fine alla comunione ereditaria e diventano unici proprietari dei beni che gli verranno assegnati. Prima di procedere alla divisione è necessario comprendere a quanto ammonta l’eredità complessiva e procedere alla stima dei beni, in modo tale da poter agevolmente individuare le quote che spettano a ciascun erede.  

 Per maggiori informazioni, puoi iscriverti a Formula Terza Età!