CYBERBULLISMO: quale prevenzione?
26 Ott 2020
A cura di Elisabetta Trecani
Abbiamo già detto in questo articolo cos’è il Cyberbullismo, come tutelarsi e come la legge del 2017 abbia modificato l’approccio al fenomeno: partendo da prevenzione, informazione e riparazione fra vittima e bullo.
Eppure, ad oggi, ancora la cultura di prevenzione è assai sottovalutata. E sebbene a scuola qualcosa già si muova, in famiglia rimane un fenomeno totalmente sottovalutato.
L’informazione in famiglia
I numeri dell’indagine del Moige – Movimento Italiano Genitori – parlano chiaro:
il 71% dei giovani accetta l’amicizia di sconosciuti online, il 21% li incontra, il 19% ha dato il numero di telefono a un estraneo; l’8% ha scambiato foto personali con un estraneo. Questi numeri sono il risultato di una generazione nata e cresciuta con i social, ma senza cultura digitale. Ad oggi una connessione internet e uno smartphone sono tra gli strumenti più pericolosi che possano essere lasciati nelle mani di un adolescente, come possiamo vedere dal sempre più dilagante fenomeno del cyberbullismo.
È pertanto più che mai attuale la necessità di una formazione culturale digitale che educhi giovani e non all’uso di questi mezzi, ai loro rischi e insegni loro come tutelarsi.
E’ necessario creare un ponte generazionale tra “genitori analogici” e “figli digitali” per poter mettere i genitori nella condizione di poter guidare e tutelare i figli, imponendo anche regole nell’utilizzo dei social, e dall’altra permettere ai giovani di utilizzare i social senza rischi.
Sono i giovani stessi infatti a denunciare il fatto che solo nel 55% delle famiglia i genitori diano delle regole, mentre nel resto dei casi gli adolescenti sono lasciati in balìa del web.