Facebook: luogo aperto al pubblico – integrato il reato di molestie

Facebook: luogo aperto al pubblico – integrato il reato di molestie

12 Set 2014

Con la pronuncia n. 37596/2014 la Corte di Cassazione Penale, Sez. I ha affermato che, ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 660 c.p. (molestie o disturbo alle persone) Facebook va considerato luogo aperto al pubblico, in quanto luogo “virtuale” aperto all’accesso di chiunque utilizzi la rete.

 La Corte ha ritenuto  che “la piattaforma sociale Facebook (disponibile in oltre 70 lingue, che già nel 2008 contava più di 100 milioni di utenti) rappresenti una sorta di piazza immateriale che consente un numero indeterminato di accessi e visioni, rese possibili da una evoluzione scientifica che il Legislatore non era arrivato ad immaginare”.

Pertanto, integra la contravvenzione di cui all’art. 660 c.p. l’invio di messaggi molesti, “postati” sulla pagina pubblica di Facebook della persona offesa.