Fare testamento: quando, come e perchè

Fare testamento: quando, come e perchè

25 Mar 2021

Non parlarne non risolve il problema, allora scriviamolo una volta per tutte:

Quando, Come e Perché fare Testamento (prima dei 90 anni)

In Italia statisticamente sono molto pochi a ricorrere al testamento e solitamente si comincia a parlare di questo scomodo argomento solo quando si è molto avanti con l’età, senza comprendere come occuparsi della propria successione nei tempi e modi corretti è fondamentale per disporre al meglio del proprio patrimonio.
Culturalmente continuiamo a opporre resistenza all’idea di fare testamento, ma non volendone parlare vi è anche molta disinformazione a riguardo, vediamo allora perché – anche se ancora giovani – conviene mettere da parte le proprie ostilità: 

1. Cosa succede quando non si fa testamento

In assenza di testamento, la successione avviene in maniera legittima, ovvero disciplinata dalla legge che prevede la distribuzione dell’eredità secondo i gradi di parentela, per questo se si vuole lasciare taluni beni eredi non legittimi è bene pensarci in anticipo e redigere testamento.

2. Sposato e senza figli, l’eredità passa automaticamente al coniuge?

No. Diversamente da quanto saremmo portati a credere, in assenza di testamento, non passa tutto automaticamente al coniuge, o meglio ciò avviene solo se non sono presenti fratelli e sorelle, né i genitori del defunto. Nel caso vi siano, infatti, una parte dell’eredità sarà divisa tra questi familiari, inoltre se i fratelli e le sorelle siano venuti a mancare, saranno i discendenti di questi a ricevere la quota di eredità che sarebbe spettata ai loro genitori. Il testamento, invece, permette di ovviare a questo inconveniente dando la possibilità di lasciare l’intero o parti scelte (es. la casa) del patrimonio al coniuge.

3. Perché pur volendo lasciare tutto ai figli è meglio far testamento

A)  Il testamento, permettendo di stabilire a priori come dovranno essere divisi i bene, eviterà successive liti o incomprensioni tra gli eredi.

B) Nel caso in cui la ripartizione dei beni sia già disposta nel testamento, evita agli eredi le maggiori spese di un successivo atto di divisione. 

C) Volendo è possibile attribuire al coniuge il diritto di usufrutto vitalizio su determinati beni, riservando ai figli la proprietà, per evitare ulteriori imposte al momento della futura successione.

D) Se uno dei figli ha beneficiato di una donazione da parte dei genitori, il testamento permette di tenerne conto al momento della stesura pareggiando immediatamente “i conti” tra i figli.

Leggi anche: Eredità, cosa sapere riguardo le successioni ereditarie

 

4. Figli minorenni e Successione?

La successione si complica talora fossero presenti figli minorenni, dove l’eredità di questi resta sotto il controllo del giudice tutelare fino al raggiungimento della maggiore età. Perché questa situazione non crei disagi nel genitore superstite, nel testamento è possibile indicare una divisione dei beni in cui si attribuisce al coniuge il patrimonio finanziario e ai figli il patrimonio immobiliare, eventualmente riservando il diritto di usufrutto vitalizio al genitore superstite.

 

5. Posso lasciare parte dell’eredità a un amico?

Certo, chi desidera lasciare qualcosa a un amico è libero di farlo, ma perché ciò avvenga deve è necessario redigere testamento, diversamente l’eredità andrà interamente agli eredi legittimi. In caso non vi siano eredi legittimi è possibile decidere di lasciare l’intera eredità a un amico o a un ente benefico.

 

6. Non ho figli né coniuge a chi andrà la mia eredità?

Se si decide di fare testamento è possibile lasciare l’eredità a chi si preferisce, in assenza di quest’ultimo sarà compito dello Stato individuare e contattare gli eredi. Se non si dovessero trovare eredi il patrimonio del defunto andrà nelle casse dello Stato.

 

7. Conviventi ed eredità?

Nessun diritto sull’eredità per i conviventi è previsto dalla Legge italiana, l’unico modo per una coppia more uxorio di garantire al partner parte o l’intero patrimonio è attraverso il testamento.

 

8. Nel caso sia presente un’azienda di famiglia come verrà divisa?

Per questo particolare caso vi sono i patti di famiglia che tutelano il passaggio generazionale dell’impresa e delle partecipazioni societarie. I patti di famiglia costituiscono un’eccezione al generale principio del nostro ordinamento giuridico che vieta i patti successori.

Come funzionano i Patti di Famiglia? Leggi il nostro articolo dedicato (qui)!

 

9. Figlio con disabilità e eredità? 

Nel 2017 è entrata in vigore la legge per il “dopo di noi” (legge 112/2016), pensata per le persone con gravi disabilità prive del sostegno familiare, garantendo loro regimi fiscali di favore. 

 

10. Esistono strumenti alternativi al testamento?

È possibile pianificare la successione senza dover ricorrere al testamento, in quanto esistono specifici strumenti giuridici come la costituzione di trust familiari e la sottoscrizione di polizze assicurative miste, ben note nel settore delle società di gestioni patrimoniali.

 

11. Come fare testamento

Vi sono due principali forme di testamento: olografo e pubblico. Quest’ultimo viene redatto da un notaio in presenza di due testimoni a cui il testatore dichiara le sue volontà. Solitamente gli italiani sembrerebbero preferire il testamento olografo, dove è il testatore a scrivere di suo pugno le sue volontà. Il testamento olografo è però solitamente molto difficile da interpretare correttamente, per questa ragione molto spesso avvengono controversie tra gli eredi, come fare?

L’avvocato stesso può aiutarti a pianificare con largo anticipo gli aspetti successori. Avvalersi di un legale, in presenza di più eredi o se si vuole lasciare dei beni a eredi non legittimi, può rivelarsi fondamentale per evitare che il testamento possa essere impugnato e che quindi non vengano rispettate le tue volontà. (contattaci qui)

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