Gli Avvocati Scioperano?

Gli Avvocati Scioperano?

20 Set 2001

Gli avvocati scioperano, anche insistentemente, anche a singhiozzo, anche bloccando il regolare svolgimento di udienze e processi. Su questo, la Corte Costituzionale è stata chiara. Ma vediamo in cosa consiste “lo sciopero” per gli avvocati.  

 

Il diritto di astensione degli avvocati

E’ improprio parlare di “sciopero” perché in verità il Codice di Autoregolamentazione definisce il diritto dell’avvocato di non prestare la propria attività professionale giudiziale, una “astensione”. E le modalità di attuazione sono regolate dal “codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati”. 

Il diritto di astensione può essere esercitato in ogni stato e grado del procedimento, sia dal difensore di fiducia che da quello di ufficio, in occasione di proclamazioni di astensioni da parte delle Camere o degli Ordini Forensi di appartenenza. 

La proclamazione di astensione, con l’indicazione della specifica motivazione e della durata, deve essere comunicata almeno dieci giorni prima dalla data dell’astensione al presidente della Corte d’Appello e ai dirigenti degli uffici giudiziari interessatial Ministro della Giustizia, alla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e al Consiglio Nazionale Forense.  

 

Cosa succede alla tua “causa” quando l’avvocato sciopera? 

All’art. 3 sono disposti gli effetti dell’astensione.  Nel processo civile, penale, amministrativo e tributario la mancata comparizione dell’avvocato affinché, sia considerata in adesione all’astensione, deve essere 

1. Dichiarata, personalmente o tramite sostituto del legale titolare della difesa o del mandato, all’inizio dell’udienza o dell’atto di indagine preliminare, oppure 

2. Comunicata con atto scritto trasmesso o depositato nella cancelleria del giudice o nella segreteria del pubblico ministero, almeno due giorni prima della data stabilita. 

In altre parole, l’avvocato ha il diritto di astenersi e l’udienza sarà rinviata, ma solo se l’avvocato lo comunica tempestivamente o se non rientra in una delle ipotesi di esclusione di cui al paragrafo successivo. 

Dunque, se l’avvocato può astenersi validamente, l’udienza sarà rinviata per gli stessi incombenti. Se l’avvocato rientra in una delle ipotesi di esclusione, ma non si presenta, il Giudice potrà nominare ai sensi dell’art. 97 co. 4. c.p.p. un difensore d’ufficio immediatamente reperibile che lo sostituisca, per garantire il regolare svolgimento delle udienze. 

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L’avvocato può sempre astenersi? 

In realtà no, dipende dall’atto o dall’udienza. Infatti l’art. 4 del Codice di Autoregolamentazione elenca una serie di casi in cui l’astensione in materia penale non è consentita:  

1. All’assistenza al compimento degli atti di perquisizioni e sequestro, alle udienze di convalida dell’arresto e del fermo, a quelle afferenti misure cautelari, agli interrogatori, all’incidente probatorio, al giudizio direttissimo, ai procedimenti e processi concernenti reati la cui prescrizione maturi durante il periodo di astensione.  

2. Nei procedimenti e nei processi in relazione ai quali l’imputato si trovi in stato di custodia cautelare o di detenzione, ove l’imputato chieda espressamente che si proceda malgrado l’astensione del difensore.  

All’art.5 sono elencati i casi in cui l’astensione in materia civile non è consentita, nello specifico nei procedimenti relativi:  

1. A procedimenti cautelari, provvedimenti sommari di cognizione, decreto legislativo n. 5/2003, allo stato e alla capacità delle persone, ad alimenti, alla comparizione personale dei coniugi in sede di separazione o divorzio o nei procedimenti modificativi e all’affidamento o mantenimento di minori;  

2. Alla repressione della condotta antisindacale ed ai procedimenti aventi ad oggetto licenziamenti individuali o collettivi ovvero trasferimenti;  

3. Controversie per le quali è stata dichiarata l’urgenza ai sensi dell’art. 92, comma 2 del regio decreto n. 21/1941 e successive modificazioni ed integrazioni;  

4. Alla dichiarazione o alla revoca dei fallimenti;  

5. Alla convalida di sfratto, alla sospensione dell’esecuzione, alla sospensione o revoca dell’esecutorietà di provvedimenti giudiziali;  

6. Alla materia elettorale.  

 

Perché l’avvocato sciopera? 

Negli ultimi anni si è assistito ad una serie indefinita di proclamazioni di astensione (i c.d. scioperi), per lo più indette dalle Unioni delle Camere Penali Italiane a protesta delle riforme capestre del processo penale.  

L’Unione ha proclamato l’astensione degli avvocati penalisti per evidenziare il pregiudizio causato dalle riforme del processo penale in cantiere, che pregiudicano grandemente i diritto dell’imputato. Nel periodo di astensione tipicamente le Camere Penali organizzano degli eventi di protesta e informazione dei cittadini, a cui purtroppo però non è data rilevanza mediatica.