La riparazione e l’estinzione del reato procedibile a querela: la riforma Orlando
07 Lug 2017
Il 3 agosto 2017 entrerà in vigore la legge di riforma del processo penale, che prevede fra le altre cose anche l’introduzione di una causa di estinzione del reato per i reati procedibili a querela di parte: la riparazione.
Come opera la causa di estinzione? Prima dell’apertura del dibattimento (ovvero in altro termine indicato dal giudice se sussistono i requisiti per richiedere una proroga) e in ragione di un comportamento positivo dell’imputato consistente nella riparazione del danno, sintomatico del sopravvenuto ravvedimento, il Giudice è chiamato a dichiarare estinto il reato.
La parte offesa può comparire e può essere sentita, ma non può opporsi alla declaratoria di estinzione.
La principale criticità della nuova norma tuttavia, è data dall’assenza nell’art. 162 ter c.p. di criteri su cui parametrare la riparazione. Mancano infatti parametri valutativi che permettano al giudice di valutare se la condotta riparatoria sia adeguata e sufficiente.