Doveri dei figli verso i genitori anziani
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I figli devono mantenere i genitori? Come si gestiscono le sue esigenze di vita e la burocrazia dell’anziano?
Chi deve mantenere il proprio genitore ormai anziano, spesso si deve occupare anche delle sue esigenze di vita e del suo pratrimonio. In questa pagina ti spiegheremo come il mantenimento è un obbligo di legge, e come occuparti dei parenti anziani grazie alle misure di protezione.
1. Le misure di prevenzione e protezione
2. Amministrazione di sostegno, inabilitazione o interdizione?
3. A chi spetta l’obbligo di mantenere un parente anziano?
4. Come possiamo aiutarti
1. Le misure di prevenzione e protezione
Se sei figlio, nipote o parente di una persona anziana, sai che quando un anziano non è più autosufficiente, oltre all’assistenza quotidiana ci sono una serie di ulteriori questioni burocratiche da affrontare, fra le quali anche chi deve mantenere il genitore anziano.
Come gestire i rapporti di conto corrente? Chi è incaricato delle decisioni mediche? Cosa fare se si è vittima di una truffa? Come nominare un tutore? Come si tutela il patrimonio dell’anziano? Come si regolano le questioni successorie e testamentarie? Che sussidi spettano? Quali sono I TUOI obblighi?
Tutte le risposte a queste domande ruotano attorno a un principio cardine del nostro ordinamento, ossia quello che per compiere dei negozi giuridici validi, è necessario essere dotati di capacità d’agire, che normalmente si acquista col compimento della maggiore età.
Vi sono però dei casi in cui detta capacità debba essere limitata, anche quando si è maggiorenni, in ragione di menomazioni psichiche dovute all’età, ad un incidente, ad una malattia.
In tali casi l’ordinamento non riconoscerà al soggetto la possibilità di compiere alcun atto, proprio per tutelarlo! Diversamente rischierebbe di arrecare dei danni a sé ed al proprio patrimonio.
Allora, sarà necessario che venga nominato un soggetto che, nell’interesse esclusivo dell’incapace, agisca per suo conto.
2. Amministrazione di sostegno, inabilitazione o interdizione?
Con un ricorso per via giudiziale con cui si chiederà l’interdizione, l’inabilitazione, o l’amministrazione di sostegno.
Come scegliere la misura più idonea?
In tema di scelta della misura più opportuna, si intersecano diversi parametri di valutazione:
- Il tipo di attività che in concreto deve compiere il tutore/curatore/amministratore,
- La durata della malattia o inabilità del soggetto da tutelare,
- La gravità della stessa.
Infatti, sul tema della differenza fra amministrazione di sostegno e le vecchie misure incapacitanti, anche la Corte di Cassazione è intervenuta ripetutamente, escludendo che a una maggiore gravità della patologia, corrisponda automaticamente la necessità di una misura maggiormente inabilitante. La Suprema Corte ha invece privilegiato un bilanciamento fra l’elemento funzionale (ovverosia la natura e il tipo di attività che il beneficiario deve compiere), quello quantitativo e quello temporale.
La sentenza chiave in merito è la n. 13584/2006 con cui la Suprema Corte ha stabilito che il criterio del tipo di attività da compiere in nome del beneficiario deve essere considerato unitamente a quelli concernenti la gravità e la durata della malattia, cioè la natura e la durata dell’impedimento.
In sostanza, il Giudice Tutelare dovrà individuare la misura in concreto più idonea per la singola fattispecie.
Una volta nominato tutore/curatore/amministratore dell’infermo, questo potrà agire nei limiti dei poteri attribuitigli dal Giudice Tutelare in nome e per conto del proprio amministrato (interdetto, inabilitato, beneficiario dell’ads).
Tutti gli atti che non sono stati contemplati dal Giudice nel proprio decreto, non potranno essere compiuti, salvo apposita autorizzazione.
Due principi chiave delle misure di protezione:
- Il tutore/curatore/amministratore agisce esclusivamente in nome e nell’interesse del beneficiario;
- Il tutore/curatore/amministratore non è pagato (può chiedere una indennità) e per contro non deve mantenere il proprio amministrato.
3. I figli devono mantenere un genitore anziano?
L’obbligo degli alimenti costituisce un dovere nei confronti di chiunque si trovi in uno stato di necessità.
E’ un obbligo fondamentale che la legge disciplina nei confronti dei figli in capo ai genitori, mentre per rispondere alla domanda “chi deve mantenere un parente anziano”, possiamo dire che il mantenimento in favore degli anziani si concretizza in un vincolo da parte dei figli, anche adottivi, di provvedere al mantenimento del genitore che versa in stato di bisogno. Qualora i figli non possano prestare assistenza economica ai genitori, questa diviene onere dei nipoti, e via via dei discendenti.
Il mantenimento è quindi graduato in ordine alla capacità del singolo, il quale potrà decidere di corrispondere al genitore un assegno periodico, oppure per esempio di accoglierlo e mantenerlo nella propria casa.
L’obbligo civilistico di assistenza ha carattere esclusivamente economico, dunque accanto al dovere di provvedere agli alimenti, nasce il “diritto” del creditore della prestazione –nel nostro caso l’anziano – a vedersela riconosciuta. Pertanto, in caso di violazione dell’obbligo è possibile richiedere in via giudiziale che il soggetto tenuto agli alimenti venga condannato a versarli.
4. COME POSSIAMO AIUTARTI:
– Richiesta di Alimenti e Arretrati
– Ricorso per la Richiesta di una Misura di Protezione (Interdizione, Inabilitazione, Amministrazione di Sostegno)